La Nicchia è un'azienda agricola, capperificio e laboratorio artigianale con radici profonde che affondano nella ricca terra di Pantelleria, conosciuta come la Perla nera del Mediterraneo. Fondata nel 1949 da Antonio Bonomo e Girolamo Giglio, La Nicchia si è distinta per la sua dedizione alla produzione di capperi di Pantelleria e altre specialità, ponendo sempre al centro la qualità delle materie prime e delle lavorazioni, lontano dalle logiche di mercato e vicino alla tradizione.
Con il passare degli anni, dopo la scomparsa dei fondatori, la gestione è passata nelle mani di Gabriele Lasagni, sotto la cui guida l'azienda ha continuato a prosperare, espandendo la sua offerta oltre i capperi per includere una varietà di prodotti derivati, come polvere di capperi, foglie di cappero, cucunci, patè, salse, e marmellate di frutta tipica dell'isola.
Oggi, La Nicchia rappresenta l'unica realtà pantesca che integra l'intero ciclo produttivo del cappero, dall'agricoltura alla trasformazione artigianale, impegnandosi a preservare la cultura e le tradizioni di Pantelleria. L'azienda si impegna anche nel sostenere il territorio, investendo per mantenere viva la storia e il presente dell'isola e offrendo i prodotti nel modo più semplice ed elegante possibile.
Il marchio "La Nicchia" simboleggia la valorizzazione del territorio di Pantelleria attraverso una selezione delle migliori materie prime, lavorate rispettando la loro unicità. Oltre ai capperi, l'azienda offre una vasta gamma di specialità, tra cui capperi croccanti, polvere di capperi, e delizie a base di arance, limoni e uva passa, con l'obiettivo di diffondere i sapori dell'isola nel mondo.
"Il Tomolo", agendo come partner nella distribuzione, aiuta La Nicchia a superare le sfide logistiche e a raggiungere un pubblico internazionale, garantendo che gli amanti della cucina mediterranea possano godere dei prodotti dell'isola ovunque si trovino. Questa sinergia tra La Nicchia e Il Tomolo non solo valorizza il patrimonio agricolo di Pantelleria ma contribuisce anche a sostenere l'economia locale, promuovendo la conoscenza e l'apprezzamento delle specialità pantesche su scala globale.
