

La melata di fichi o miele di fichi è un'antichissima ricetta contadina.
Si ottiene bollendo i fichi maturi per ricavarne una deliziosa sostanza zuccherina.
La melata di fichi ha origini antichissime, resti ne sono stati trovati in barattoli negli scavi di Pompei e Ercolano, era il miele delle classi meno abbienti.
Questo delizioso nettare, nasce in passato dalla necessità di utilizzare l'eccedenza dei fichi prodotti in aree del sud Italia in particolare Calabria e Campania.
Con la progressiva diminuzione del numero di piante di fico e complice la lunga preparazione, la melata di fico è stata relegata al consumo familiare.
Oggi è inserita tra i prodotti dell'Arca del Gusto di Slow Food, allo scopo di preservarne, conservare e diffonderne la conoscenza, è anche nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
La preparazione è laboriosa, si bollono i fichi più maturi, si scolano tramite una tasca di iuta forata sul fondo, si pressa con un torchio e si estrae il prezioso succo, quindi si cuoce per eliminare l'acqua in eccesso.
Il composto è molto simile al miele d'api, sia per la consistenza che per i benefici che apporta:
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