

Pasta artigianale fatta con semola di grano duro italiano e con acqua sorgiva del vulcano spento di Roccamonfina, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a bassa temperatura.
Confezione da gr 500
Semola di Grano Duro da grani prodotti e moliti in ITALIA, Acqua sorgiva del vulcano spento di Roccamonfina
La storia vorrebbe Marco Polo l’artefice dell’arrivo in Italia degli spaghetti nel 1295 dal rientro dalla Cina.
Il Pakistan però ne rivendica la creazione, è stato un loro sultano nel VI secolo d.C. che da semplice scarto di lavorazione riservato agli inservienti di palazzo, li portò in tavola riscuotendo grande successo.
Insorgono anche gli Arabi che ne reclamano la paternità, perfezionano la produzione essiccando la pasta, grazie al clima secco e torrido e la esportano i Sicilia nel IX secolo d.C.
Su tutti però l’Italia ha avuto la meglio, lo spaghetto pomodoro e basilico è a buon titolo il piatto nazionale italiano.
L’archetto serve per asciugarli meglio.
Rappresenta una vera prova di abilità, una sfida dato che sono 2 volte più lunghi di quelli tradizionali.
Un formato speciale per una cucina d’autore e palati sopraffini.
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Gli spaghetti con colatura di alici di Cetara DOP sono un piatto tipico della tradizione della costiera amalfitana; una pietanza veloce ed appetitosa, molto facile da realizzare dal risultato eccezionale.
Ingrediente principale è la colatura di alici di Cetara , un prodotto molto pregiato, esalta i sapori di ingredienti semplici.
Spaghetti artigianali ad archetto 350 g
Colatura di alici di Cetara Nettuno 4 cucchiai
Olio extravergine di oliva cultivar Ascolana Tenera 6 cucchiai
Aglio 1 spicchio
Filetti di alici di Cetara Piccanti 4 filetti
Prezzemolo Fresco q.b.
Far cuocere gli spaghetti in abbondante acqua non salata o poco salata per 8 minuti (devono essere molto al dente) mentre gli spaghetti si cuociono, in una Padella fai soffriggere l’aglio e i filetti di alici piccanti fino a che le alici non sono disfatte.
Con un mestolo prendi-spaghetti prelevare gli spaghetti molto al dente e metterli nella padella e terminare la cottura in padella aggiungendo un po’ di acqua di cottura per la mantecatura questo favorirà la formazione di un sughetto cremoso.
A fuoco spento aggiungere la colatura di alici saltando il tutto, impiattare e aggiungere sui piatti una generosa manciata di prezzemolo tritato fresco