

Pasta artigianale fatta con semola di grano duro italiano e con acqua sorgiva del vulcano spento di Roccamonfina, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a bassa temperatura.
Confezione da gr 500
Semola di Grano Duro da grani prodotti e moliti in ITALIA, Acqua sorgiva del vulcano spento di Roccamonfina
Ci piace chiamarli paccheri e non schiaffoni perché è un formato nato sotto il sole di Napoli ma la sostanza non cambia, il nome deriva dal greco è lo schiaffo amichevole dato a mano aperta per congratularsi o salutare qualcuno “la pacca”, a ben vedere è il suono che fanno quando si versano nel piatto.
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I paccheri sono uno dei tipi di pasta più diffusi nella cultura culinaria napoletana, sono denominati anche “schiaffoni” perché l’etimologia della parola indica uno schiaffo a mano aperta.
Possono essere conditi con sughi, salse pronte, pesce, carne, verdura e possono anche essere imbottiti e infornati per essere serviti come un’alternativa pasta al forno.
I paccheri sono un formato di pasta molto versatile, si possono fare davvero tanti abbinamenti interessanti che scegliamo anche a seconda della rigatura, per esempio: quelli lisci sono più adatti ai sughi freschi e hanno una cottura più omogenea, quelli rigati sono più adatta al forno e assorbono i sughi più agevolmente.
Vediamo alcune delle ricette con i paccheri:
Questa ricetta include il coccio, detto anche gallinella di mare, che viene accompagnata da un sugo di pomodoro fresco. Per realizzare questo condimento:
Un primo piatto ottimo e molto scenografico, preparabile velocemente in questo modo:
I paccheri, in particolare quelli rigati, sono un must della storia culinaria partenopea, quando approdarono a Napoli furono una vera e propria rivoluzione perché la loro forma era perfetta per trattenere il sugo (o qualsiasi altro condimento) riuscendo ad assorbirne tutto il sapore.
Questo episodio alimentò ancora di più la fama di “mangiamaccheroni” dei napoletani perché basavano la loro alimentazione quasi prevalentemente sui piatti di pasta, a differenza del popolo settentrionale che preferiva la polenta.