

Confettura extra di vecchie varietà di albicocche del Vesuvio "Crisommola", presidio Slow Food.
Quantità di frutta 80%
Albicocca del Vesuvio, Zucchero
Contiene 80 g di frutta per 100 g di prodotto
Con la denominazione di Albicocca Vesuviana si indicano, circa 100 antiche varietà la cui area di produzione coincide con il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio, dove la natura vulcanica del terreno, la ricchezza di minerali e di potassio, favoriscono questa coltura conferendo ai frutti un sapore unico e caratteristico.
I nomi delle varietà autoctone sono curiosi e poetici e talvolta bizzarri: Boccuccia Liscia, Boccuccia Spinosa, Pellecchiella, Ceccona, Palummella, Vitillo, San Castrese, Fracasso, Cafona, Baracca, Prete, Prete bello, Taviello, San Francesco, Setacciara, Acqua di Serino.
A caratterizzare e distinguere una varietà dall’altra sono le dimensioni, l’intensità del profumo, la levigatezza della buccia ed il sapore, le caratteristiche comuni sono la polpa gialla zuccherina, il profumo intenso ed il colore giallo aranciato della buccia, che arriva fino a un rosso sfumato o punteggiato.
Per tutti i campani le albicocche sono le “crisommole”, il nome deriva dal greco chrisomelos ovvero mele d’oro.
Potrebbe interessarti