

Paccheri, di Gragnano IGP, prodotti con grano duro coltivato e molito in Italia, con acqua sorgiva dei Monti Lattani, trafilati al bronzo ed essiccati lentamente a bassa temperatura.
Confezione Luxury da gr 500
Farina di Semola di Grano Duro da grani prodotti e moliti in ITALIA
Acqua sorgiva di Gragnano
Contiene Glutine
La cultura napoletana della pasta. Formato classico di pasta speciale, tipicamente gragnanese, famoso nel mondo per alcuni piatti tipici a base di pesce. I Paccheri possono essere gustati piacevolmente anche se conditi solo con un po’ di burro o un filo di olio. Come un piccolo ed utile portagioie che illumina simpaticamente la propria camera, anche il Pacchero dona sempre brillantezza ed eleganza ad ogni piatto.
Potrebbe interessarti
I paccheri di Gragnano sono una tipologia di pasta corta ottenuta dall’impasto di semiola di grano duro 100% coltivato e molito in Italia con acqua sorgiva dei Monti Lattani, trafilati al bronzo ed essiccati lentamente a bassa temperatura.
Sono ottimi e versatili, poiché possono essere serviti con un sugo o farciti a piacimento dello chef.
Il segreto per dare un valore aggiunto a questo tipo di pasta è utilizzare ingredienti che possano essere parte della farcitura dei paccheri. La maggior parte delle ricette, infatti, prevede che questi siano ripieni e al forno. Questo tipo di preparazione fa sì che ogni ingrediente possa essere valorizzato insieme a questa tipologia di pasta.
I tempi di cottura vanno dai 10 ai 12 minuti e rispetto agli altri tipi di pasta questi vanno mescolati delicatamente e cotti con una quantità di sale grosso leggermente maggiore del solito (si consiglia di 10 gr per ogni litro d’acqua).
Le ricette più quotate dagli chef sono:
Ciò non toglie che possono anche essere serviti con sughi pronti come il nostro sugo alla genovese (disponibile anche nella versione vegetariana) o con la nostra caponata di melanzane casareccia.
I paccheri di Gragnano, (versione ridotta del formato originale) prendono questo nome grazie al rumore che fanno quando vengono impiattati, che ricorda proprio quello di uno schiaffo. Furono denominati come la “pasta dei poveri”, poiché bastava una piccola quantità per riempirne un piatto, negli anni hanno acquisito popolarità e così sono finiti nelle dispense di chef e cucine importanti fino a diventare protagonisti di piatti gourmet.