

Aceto di cachi della pianura veronese, prodotto con il metodo della lenta acidificazione spontanea.
Non è pastorizzato nè micofiltrato e non contiene solfiti.
Finalista agli Oscar Green nell'edizione 2018 di Coldiretti.
Aceto di kaki
L'aceto di Kaki, si produce da tempo immemorabile sulle montagne della Cina settentrionale, oggi viene iscritto tra i prodotti dell'Arca del Gusto Slow Food.
Fu portato in dono a un imperatore della dinastia Song, il quale ne fu talmente entusiasta, che da allora fu considerato come tributo per l'imperatore o come dono particolarmente apprezzato tra i dignitari dell'epoca.
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All'Aceto di kaki è riconosciuto il merito di migliorare la capacità di resistenza fisica pertanto è particolarmente apprezzato come integratore alimentare dagli sportivi.
Al pari dell'Aceto di Melagrana, può essere diluito con acqua, thè alla frutta o negli energy drink, addolcito con zucchero e miele, diventa un tonico energizzante che
L'aceto di kaki è ricco di Umami, considerato il 5° gusto, un sapore primario che si unisce agli altri quattro, il salato, il dolce, l'amaro e l'acido.
L'umami scoperto da un medico giapponese nel 1909 può essere considerato il sapore "buono", quello che invoglia a dare un altro morso al cibo che lo contiene.
La dolcezza del frutto è alla base del gusto dell'aceto di kaki, l'acidità non è pungente, il profumo è dolce e suadente
La cucina orientale fa grande uso dell'aceto di kaki, si usa sul pesce o nelle insalate per dare un leggero sapore fruttato.
Perfetto per condire il riso per i sushi o per i sottaceti o nelle verdure marinate.